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della rivoluzione di roma | 93 |
[Anno 1848]
I casi di Parigi vennero in mal punto per la rivoluzione italiana, per quella intendiamo che avea per capi un Gioberti, un Balbo, un d’Azeglio, e che posava su base monarchica.
Essi ne intorbidarono i piani, ne sconvolsero i divisamenti, ne alterarono le intenzioni. Non così però la pensavano i seguaci del Mazzini, che collo svolgersi improvviso, e col subito trionfo di un insperato movimento repubblicano, videro anticiparsi per lo meno di dieci anni l’adempimento delle loro speranze.
Dopo di ciò, ecco alcuni capi della rivoluzione italiana ch’erano a Parigi, e che da Parigi guidavano il movimento romano, porsi all’opera per regolarne meglio il compito, a seconda delle loro individuali vedute. Di ciò abbiamo alcuni documenti irrefragabili nelle lettere in istampa mandate a Roma dal Gioberti, una delle quali diretta al suo grande amico Giuseppe Massari, e l’altra al Montanelli,