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» Aggradisca i sentimenti dell’alta mia stima e considerazione, co’ quali mi onoro di essere

» Della V. S. Illustrissima
» Palazzo Albani, 17 novembre 1848.

Umilissimo devotissimo servo

A. Rosmini.1


In seguito della rinunzia dell’abate Rosmini, gli venne surrogato monsignor Carlo Emanuele Muzzarelli, e così il ministero fu completo.2

Fosse poi che il terrore durasse tuttora o altra causa, è un fatto che l’assemblea non potè riunirsi il 17, non essendo i deputati presenti più di ventinove.3

La sera si vide un’aurora boreale delle più imponenti e luminose che siansi mai viste, e specialmente da noi. La singolarità del fenomeno, e la coincidenza co’ tempi più che straordinari e terribili, sparse in molti la costernazione e il terrore, ed inspirò al mio fratello Francesco il seguente sonetto allusivo a quella occasione:

«Io senza tema, io senza orror ti miro,
» O settentrïonal plaga fatale,
» Perchè in te virtù arcana, alta', immortale
» Tinga in sangue del cielo il bel zaffiro.
» Io non ruppi a Dio guerra, e mio sospiro
» Non fur le fellonie del Quirinale:
» A venir tratto in cocchio trionfale
» Dalla man di assassini io non aspiro.
» Senza orror ti contemplo e senza tema,
» Santa luce di Dio! fors' altri intanto
» Non osa il guardo sollevarti, o trema!
» Luce santa di Diol sol tu puoi tanto:
» Pria ch' ei giunga d' empiezza a prova estrema,
» O lo atterrisci, o lo disciogli in pianto.»4


  1. Vedi il VII vol. Documenti, n 66.
  2. Vedi il VII vol. Documenti, n. 66.
  3. Vedi la Gazzetta di Roma del 17 novembre 1848.
  4. Vedi il VI vol. Miscellanee, n. 6.