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pubblicato, al punto in cui eran giunte le cose, non avrebbe prodotto alcun effetto salutare. 1

Il circolo popolare, che come già dicemmo aveva il potere nelle mani o la certezza di averlo senza opposizione veruna, aveva invitato i corpi di ogni arma di unirsi al popolo per una dimostrazione imponente, onde ottenere un ministero democratico o nazionale. Si riuniron difatti sulla piazza del Popolo in buon numero e dragoni e carabinieri pontifici, insieme con granatieri, fucilieri, artiglieri e militi del corpo del genio, però senz’armi.2

Mosser quindi accompagnati da uno scarso numero di popolo e pel Corso difilando, recaronsi alla Cancelleria ove sostarono. Allora alcuni recarono alla Camera dei deputati, che non era ancora in numero, i nomi dei ministri che volevansi, ed i Principî fondamentali che, formar dovevano la base del governo. Niun altro essendo tra i deputati presenti, tranne alcuni delle sezioni, questi furono invitati di unirsi alla dimostrazione, recandosi tutti insieme al Quirinale.

I Principî fondamentali erano i seguenti:

        » 1.° Promulgazione del principio della nazionalità italiana.

        » 2.° Convocazione della Costituente e attuazione del progetto dell’atto federativo.

        » 3.° Adempimento delle deliberazioni del Consiglio dei deputati intorno alla guerra dell’indipendenza.

        » 4.° Intera adozione del programma Mamiani 5 giugno.»

Ministri designati dal popolo

Mamiani — Sterbini — Campello

Saliceti — Fusconi — Lunati — Sereni.

Comandante generale dei carabinieri Galletti. 3


  1. Vedi Coppi, Annali d’Italia, ec. vol. X, anno 1848, pag. 646.
  2. Sommario storico degli avvenimenti che occorsero negli stati della Santa Sede dal 14 novembre 1848 fino all’ingresso dei Francesi in Roma, Roma, 1850, vol. I, pag. 11.
  3. Vedi l’Epoca del 17 novembre 1848. — V. il Contemp. di detto giorno.