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della rivoluzione di roma | 519 |
pubblicato, al punto in cui eran giunte le cose, non avrebbe prodotto alcun effetto salutare. 1
Il circolo popolare, che come già dicemmo aveva il potere nelle mani o la certezza di averlo senza opposizione veruna, aveva invitato i corpi di ogni arma di unirsi al popolo per una dimostrazione imponente, onde ottenere un ministero democratico o nazionale. Si riuniron difatti sulla piazza del Popolo in buon numero e dragoni e carabinieri pontifici, insieme con granatieri, fucilieri, artiglieri e militi del corpo del genio, però senz’armi.2
Mosser quindi accompagnati da uno scarso numero di popolo e pel Corso difilando, recaronsi alla Cancelleria ove sostarono. Allora alcuni recarono alla Camera dei deputati, che non era ancora in numero, i nomi dei ministri che volevansi, ed i Principî fondamentali che, formar dovevano la base del governo. Niun altro essendo tra i deputati presenti, tranne alcuni delle sezioni, questi furono invitati di unirsi alla dimostrazione, recandosi tutti insieme al Quirinale.
I Principî fondamentali erano i seguenti:
» 1.° Promulgazione del principio della nazionalità italiana.
» 2.° Convocazione della Costituente e attuazione del progetto dell’atto federativo.
» 3.° Adempimento delle deliberazioni del Consiglio dei deputati intorno alla guerra dell’indipendenza.
» 4.° Intera adozione del programma Mamiani 5 giugno.»
Ministri designati dal popolo
Mamiani — Sterbini — Campello
Saliceti — Fusconi — Lunati — Sereni.
Comandante generale dei carabinieri Galletti. 3
- ↑ Vedi Coppi, Annali d’Italia, ec. vol. X, anno 1848, pag. 646.
- ↑ Sommario storico degli avvenimenti che occorsero negli stati della Santa Sede dal 14 novembre 1848 fino all’ingresso dei Francesi in Roma, Roma, 1850, vol. I, pag. 11.
- ↑ Vedi l’Epoca del 17 novembre 1848. — V. il Contemp. di detto giorno.