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488 | storia |
bullettini, e per di più facevasi giungere un proclama di Garibaldi del 18 da Genova, col quale in seguito della rivoluzione di Vienna, chiamava di nuovo gl’Italiani alle armi. 1
Riportiamo queste notizie quantunque su cose a Roma estranee, perchè in essa producevano il loro contraccolpo, ed affinchè si possa misurare da ciò la temperie degli spiriti, e considerare in quali momenti difficili venne assunto il potere dal Rossi. Quanto poi al contraccolpo, ricordiamoci della rete che copriva Roma, e non perdiamo di vista che le stesse reti erano dappertutto e che avevan cordoni tali, da essere tutte ad un cenno poste in comunicazione fra loro.
Ritornando al Rossi e alle sue disposizioni pel riordinamento dello stato, troviamo che sotto la data del 6 di novembre venne pubblicato un atto del 20 di ottobre, col quale annunziavasi di aver creato una commissione per richiamare ad esame le leggi, gli usi ed i regolamenti relativi all’ordinamento, all’amministrazione, e al servizio del corpo dei carabinieri.
Ne erano i membri:
- Il principe di Palestrina (dell’Alto Consiglio)
- Il conte Giuseppe Mastai
- Il colonnello Steuart
- Il conte Saverio Malatesta
- Il colonnello Naselli
- Il tenente colonnello Calderari
- Il colonnello Farina
- Il tenente Fornioni
- Il capitano Calvani segretario.2
Altro atto riportò la gazzetta di detto giorno, ma come emanato fin dal 31 di ottobre, e fu la istituzione di una