Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
444 | storia |
conte Mamiani in Roma, accennante a progetti di governo provvisorio o qualche cosa di simile, nel che il Campello veniva designato come compartecipe.
Il Farini però, nell’ammettere e commentare il fatto della licenza,1 niega quello della scoperta della corrispondenza, o meglio dello esservi cosa che fosse a carico sia del Pepoli autore della lettera, sia del Mamiani cui era diretta.2
Comunque si voglia ci sembra aver dovuto essere cosa ben rilevante la causa di questa licenza, in quanto che lo sfregio fu grande pel Campello. Destituire un ministro appena creato, e prima di averne annunciata la scelta nel giornale officiale, non può essere stato per una causa lieve, specialmente avuto riguardo all’indole mitissima ed alla delicatezza di sentimenti che in Pio IX era somma.
Finalmente l’8 di agosto si conobbe dai Romani in modo positivo la costituzione del nuovo ministero fissato fin. dal 6. Esso componevasi come appresso:
Conte Odoardo Fabbri ministro dell’interno.
Conte Lauro Lauri ministro delle finanze.
Conte Pietro Guarini ministro dei lavori pubblici ed interinamente dell’agricoltura, delle arti e del commercio.
Francesco Perfetti, assessore generale, ministro interinamente di polizia.
Camillo Gaggiotti direttore temporaneo del ministero delle armi stante la dimissione del conte Pompeo di Campello. — Restarono in officio
Il Cardinal Soglia presidente del Consiglio dei ministri.
L’avvocato Pasquale De Rossi ministro di grazia e giustizia.3
Lo stesso giorno 8 in cui conoscevasi la composizione