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della rivoluzione di roma | 431 |
fermarsi per le provvidenze che il governo stesso giudicherà opportuno di adottare.
»Intanto si mena lamento da alcuni perchè circa i fatti succeduti nel Ferrarese non siansi adottate le misure opportune per ripararvi; laddove noi noti abbiamo indugiato a far conoscere i nostri sentimenti già pubblicati dal nostro segretario di stato, e ripetuti anche in Vienna. Abbiamo già detto, e lo ripetiamo anche adesso, essere nostra volontà che si difendano i confini dello stato, al qual effetto avevamo autorizzato il testè cessato ministero a provvedere opportunamente.
»Del resto è vero pur troppo che in tutti i tempi e in tutti i governi i pericoli esterni si mettono a profitto dai nemici dell’ordine e della pubblica tranquillità per turbare le menti e i cuori dei cittadini, che noi sempre bramiamo, ma più particolarmente in questi momenti, uniti e concordi. Dio però veglia a custodia dell’Italia dello stato della Chiesa, e di questa città, e ne commette la immediata tutela alla grande protettrice di Roma Maria Santissima ed ai Principi degli Apostoli: e quantunque più di un sacrilegio abbia funestato la capitale del mondo cattolico, non per questo vien meno in noi la fiducia, che le preghiere della Chiesa ascenderanno al cospetto del Signore per far discendere le benedizioni, che confermino i buoni, e richiamino i Buoi nemici nelle vie dell’onore e della giustizia.
»Datum Romæ apud Sanctam Mariam Majorem sub annulo Piscatoris, die II augusti MDCCCXLVIII, pontificatus nostri anno tertio.
»Pius Papa IX.»1
Chiaro apparisce dalle prenanàte cose che, mentre il pontefice versavasi assiduamente nelle gravi cure dello stato, veniva molestato,oltremodo dagl’irrequieti e dai fa-
- ↑ Vedi il Giornale romano n. 12. — Vedi il VI vol. Documenti, n. 118.