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di gennaio di portare il pezzo di cinque franchi da novantatre baiocchi a novantatre baiocchi e mezzo, il francescone da sc. 1,02 ½ a sc. 1,04, e la pezza napolitana da baiocchi novantatre a baiocchi novantaquattro. Proponevasi il Feoli mediante questo aumento di chiamare in Roma l’argento effettivo in un momento in cui incominciava a scarseggiare. La proposta però non venne accettata. Rimandiamo i nostri lettori al documento che indichiamo a piè di pagina, ov’è la esposizione dei considerando che suggerirono siffatta misura.1

Nella notte del 31 gennaio giunse in Roma il Cardinal Giuseppe Bofondi nuovo segretario di stato, ed il primo di febbraio assistè subito al Consiglio de’ ministri.2

Il 4 di febbraio ci annunziò la Gazzetta di Roma che il marchese Annibale Banzi e Leopoldo Fabbri non avendo adempiuto alle condizioni stipulate per la linea di strade ferrate da Roma al confine di Modena per Bologna e Ancona, la società fra i medesimi veniva di sciolta.3

E sotto lo stesso giorno dobbiam pure registrare la partenza per Napoli del marchese Dragonetti e della principessa Cristina Trivulzio di Belgioioso.4




  1. Vedi il rapporto del commendator Feoli sotto il nnm. 22 del vol. IV Documenti.
  2. Vedi la Gazzetta di Roma del 3 febbraio 1848.
  3. Vedi la Gazzetta di Roma del 4 febbraio 1848.
  4. Vedi la Pallade num. 159.