Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
392 | storia |
del 26 e 27 di giugno e 3 di luglio, non che gli articoli del Labaro, e poscia le espressioni della lettera intercettata del Cardinal Soglia. Ma la risposta che il papa dette il giorno 10 all’indirizzo della Camera dei deputati in replica a quello del cardinale Altieri, pronunziato il 5 di giugno in nome di Sua Santità, squarciò il velo e fece palese la verità. Il ministero Mamiani apparve in tutta la sua evidenza un ministero di separazione, come dall’Orioli era stato qualificato.
Lo schema dell’indirizzo dei deputati può leggersi nel Giornale romano, nel Farini, e negli Atti dell’Assemblea, e noi lo riportiamo per intiero in Sommario.1 La risposta di Sua Santità fu la seguente:2
«Accettiamo le espressioni di gratitudine che il Consiglio ci dirige, e riceviamo la risposta al discorso pronunciato a nostro nome dal cardinale da noi espressamente delegato all’apertura de’ due Consigli, dichiarando di accoglierla unicamente in quella parte che non si allontana da quanto è stato prescritto nello Statuto fondamentale.
»Se il pontefice prega, benedice, e perdona, egli è altresì in dovere di sciogliere e di legare. E se come principe coll’intendimento di meglio tutelare e rafforzare la cosa pubblica chiama i due Consigli a cooperare con lui, il principe sacerdote abbisogna di tutta quella libertà che non paralizzi la sua azione in tutti gl’interessi della religione e dello stato; e questa libertà gli resta intatta, restando intatti, siccome devono, lo statuto e la legge sul Consiglio dei ministri, che abbiamo spontaneamente conceduto.
»Se i grandi desideri si moltiplicano per la grandezza della nazione italiana, è necessario che il mondo intero