Pagina:Storia della rivoluzione di Roma (vol. II).djvu/315


della rivoluzione di roma 309

In seguito di questo movimento la famiglia imperiale e la corte ritiraronsi a Innspruck.1

In Napoli poi dovea aver luogo la inaugurazione delle due Camere. I rivoluzionari però non volevan quella dei pari, che in numero di cinquanta il re aveva eletto il giorno 14. Circa cento deputati riunironsi a Monte Oliveto, ed ivi sottoscrissero una protesta.2 La opposizione dei deputati era basata sul programma del ministero Troia del 3 aprile, col quale autorizzavansi i deputati a svolgere la costituzione, ossia modificarla a senso loro. Ed essi non volevan giurarla se prima di tutto non era modificata; e questa modificazione, che era loro eminentemente a cuore, consisteva nel volersi riunire sotto la denominazione di assemblea costituente, e nell’osteggiare la Camera dei pari di nomina regia, ch’essi non avrebbero voluto assolutamente, perchè dicevano di non fidarsi del re e de’ suoi eletti. Il non voler però una Camera di pari, ch’è puntello e sostegno al potere regio, equivaleva a volere un governo monarchico nella sola apparenza, ma repubblicano nella sostanza, preso per modello quello delle Cortes di Spagna degli anni 1812 e 1820.

Si disse che, ciò non ostante, il re per evitare lo spargimento del sangue aveva ceduto a quasi tutte queste esorbitanti esigenze. Se non che nel frattempo eransi erette delle barricate dagl’insorti, e ad un tratto partiron da quelle alcuni colpi di fucile sulle truppe regie, le quali non potendosi più contenere, irruppero sugl’insorti. Incominciò allora una zuffa tremenda fra le soldatesche e gl’insorti i quali contavan nelle loro file un sette od ottocento guardie nazionali. Da parecchie case e palazzi in via di Toledo si faceva fuoco sulla truppa, ed essa rimasta vincitrice, pose

  1. Vedi l’Epoca del detto giorno. — Vedi la Gazzetta di Roma del 25 detto. — Vedi Ranalli, vol. II, pag. 244, ediz. di Firenze del 1859.
  2. Vedi la protesta nel V vol. Documenti, n. 126. — Essa però non porta che sessantasei nomi.