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298 | storia |
ma non ottenne la grazia. Assunto però al potere il Cardinal Ferretti, fu pregato d’interporsi presso il pontefice, e la grazia implorata venne concessa. Lo stesso Cardinal Ferretti significatala al Mamiani, questi gliene diresse da Genova lettera di ringraziamento, ove prometteva di rispettar le leggi sussistenti e fuggire ogni modo occulto e violento di mutazione.1
Entrò quindi in Roma il giorno 11 di settembre dello stesso anno,2 ed il 23 vennegli offerto un lauto banchetto nel casino della villa Giraud sul Gianicolo detto il Vascello, dai soci del circolo romano.3
Concesso in Roma lo statuto il 14 marzo 1848, il Mamiani si pose a capo e fu uno dei fondatori del giornale politico l’Epoca, succeduto all’altro giornale dell’Orioli, intitolato la Bilancia.
Formatosi quindi in Roma un comitato provvisorio per la elezione dei deputati, il Mamiani ne fu uno dei capi; e pregato dai circoli, formulò quello che modernamente chiamasi un programma politico, che tale fu sempre chiamato in seguito, e che lesse la sera del 25 Aprile 1848 avanti i deputati di tutti i circoli.4 A questo programma aderì la civica, come già abbiamo raccontato, il 3 di maggio del presente anno.
Accaduti i moti di Roma dell’ultimo di aprile e dei primi di maggio, si trovò ravvolto necessariamente nel vortice degli avvenimenti. Si oppose agli avventati progetti di un governo provvisorio, cui lo Sterbini ed altri mostravansi proclivi. Fu preconizzato, ministro dai circoli e dalle turbe dei sommovitori politici, ed entrato in ne-
- ↑ Vedi Mamiani, Scritti politici, pag. 51.
- ↑ Vedi la Pallade dell’11 settembre, n. 56.
- ↑ Vedi la Pallade del 24, n. 67. — Vedi il Contemporaneo del 25 detto. — Vedi Mamiani, Scritti politici, pag. 53. —Vedi il capitolo XVIII, I vol. della presente storia.
- ↑ Vedi il documento n. 63 A nel V vol. Documenti. -— Vedi il capitolo XI di questo II volume.