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in lutti coloro che costituivano la parte attiva del movimento italiano.

Volendo parlare di alcune misure che si presero sulla stampa nel mese di gennaio diremo che fin dal giorno 8, furono eletti i nuovi censori ed erano:

Boero padre Domenicano.
De Crollis dottore Domenico.
Carnevalini avvocato Angelo.
Sorgenti abate Don Fabio.1

Erano tutti uomini dotti e di buon senso, e parvero adattati ai tempi. La scelta del Sorgenti piacque meno delle altre.

Il 13 mediante una circolare di monsignor Amici, il giornale officiale veniva posto sotto la direzione suprema del ministro dell’interno.2

Il 15 gennaio venne eletto il commendatore Francesco De Rossi a colonnello del secondo battaglione civico in luogo del defunto commendatore Don Carlo Torlonia.3

Il 17 venne assunto dal nostro giornale officiale il titolo di Gazzetta di Roma.4 Nel primo numero di detta gazzetta si lesse la elezione di monsignor Giovanni Rusconi a ministro dei lavori pubblici5 e del commendatore Don Pompeo dei principi Gabrielli a ministro delle armi.6

I tempi erano gravidi di avvenimenti e desiderio di libertà ognor crescente; fu quindi forza all’autorità di condiscendere all’esigenze del momento permettendo che si desse in teatro la Virginia di Alfieri, la quale mai per lo innanzi era stata rappresentata sulle pubbliche scene in Roma. Ciò accadde nel teatro Valle la séra del 17 gennaio,7

  1. Vedi il Contemporaneo dell’8 gennaio alla pag. 9.
  2. Vedi Motu-proprî ecc. vol. I num. 28.
  3. Vedi la Pallade del 17 gennaio.
  4. Vedi la circolare del ministro dell’interno nel I vol. Motu-proprî num. 28.
  5. Vedi il suo ordine del giorno nei I vol. Motu-proprî num. 30.
  6. Vedi il suo ordine del giorno in detto vol. num. 31.
  7. Vedi la Rivista num. 8 — Vedi il IV vol. Documenti num. 15.