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della rivoluzione di roma | 269 |
maste già, e in ispecie poi da due anni, l’ammirazione d’Italia; nè certo vorrete sminuire minimamente la vostra bella fama in questo incontro.
» Li 2 maggio 1848.»
Il tenente generale Principe Rospigliosi. Per copia conforme all’originale ec. Il generale di brigata, capo dello stato maggiore Duca di Rignano.1 |
Anche il municipio emise un atto nel detto giorno, che non è riportato nella gazzetta, e che noi riporteremo in sommario.2 Esso è diretto al comando generale ed ai tenenti colonnelli della civica. Convien credere però che i temperamenti proposti dal senato non ottenesser la sanzione di Sua Santità, perchè non ci costa affatto che venissero posti in esecuzione. A ciò deve attribuirsi il non esser questo atto inserito nella Gazzetta di Roma. L’atto però esiste, e quindi è nostro dovere di riferirlo siccome faremo.
Con quanto abbiamo narrato si viene a conoscere come passaronsi le cose il giorno 2 nel qual$ l’agitazione pareva giunta al suo colmo, perchè nella mattina si fece batter la generale, e poco dopo la civica si trovò tutta sotto le armi nei rispettivi quartieri. Il duca di Rignano intanto visitavala, encomiavala, ed istigavala a rimanere quale baluardo dell’ordine pubblico.
Intanto osservavansi in molte parti della città riunioni dì cittadini; lo sbigottimento leggevasi in tutti i volti; e da ogni lato sorger vedevi oratori che sugli eventi del giorno concionavano, e i partiti più estremi sfacciatamente proponevano. E fra questi non un solo tu udivi che assumesse le difese del papa, e si sforzasse di lenire gli animi concitati.