Pagina:Storia della rivoluzione di Roma (vol. II).djvu/243


della rivoluzione di roma 237

furono molti, e confessarono gli Austriaci stessi che fra le vittime vi ebbero molti innocenti. Furonvi dei preti passati a fìl di spada perchè eccitavano gli abitanti alla resistenza.1

La diversione nel Tirolo meridionale sotto il colonnello Allemandi non parve operata con giustezza di vedute, perchè ove fosse stata bene eseguita, avrebbe chiuso niente meno che l’unico passaggio e la sola comunicazione che restava all’esercito austriaco colle terre alemanne. Un tentativo per prendere la fortezza di Mantova non ebbe miglior successo.

Queste furono presso a poco le fazioni militari che, esagerate nei vantaggi o attenuate nei danni, conobbersi in Roma nel mese di aprile; poichè dopo il passaggio del Mincio e i fatti di Mozambano, Borghetto e Valeggio, fuvvi piuttosto inazione o esitazione per parte di Carlo Alberto, le quali cessarono il 30 di aprile col fatto di Somma Campagna. Ma di questo, e de’ suoi risultati terremo discorso nel mese di maggio.

Il mese di aprile pertanto si passò lietamente per le notizie di favorevoli successi, le quali, quantunque aggrandite in quella profluvie di bollettini che ad ogni istante pubblicavansi, nondimeno nel complesso eran vere. Tra i bollettini però ve ne aveva dei falsi del tutto, e fra questi se ne distingueva uno che da quando a quando ti annunziava la presa di Verona; cosa che giammai non verificossi.

Ma ad onta dei successi reali, e dei bullettini esagerati per mantener desto lo spirito pubblico, non si era però tranquilli, perchè una esplicita e formale dichiarazione di guerra fatta dal papa non esisteva; e d’altra parte ad essa volevasi spingere risolutamente, quindi venivansi studiando i modi per costringervelo. Ma di ciò meglio in seguito. ’


  1. Vedi Memorie ec. di un Veterano austriaco, I volume pagine 200 e 201.