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ragione, e il semplice buon senso ripudiar devono non solo, ma sollevarsi contro queste indègnè manovre.

Dopo di allora non se ne parlò più affatto; ma questo possiamo aggiungere, che restaurato il governo pontificio, e venuto in sospetto che lo Sterbini stesso fosse stato l’istigatore di questi fatti colpevoli, fece istituire un regolare processo ch’esiste in cancelleria del tribunal criminale.

Su questo episodio vergognosissimo delle nostre storie potranno attingersi notizie nei giornali o nelle memorie storiche che a piè di pagina indichiamo.1

Passiamo ora a parlare della banca romana, delle sue origini, e della crisi che subì nell’anno 1848.

La banca romana venne istituita nell’anno 1834 ed i suoi primi statuti furono rogati in Parigi per il notaro Bonard e collega, con atto del 5 maggio del detto anno. I medesimi statuti riportaron l’approvazione dal papa Gregorio XVI il 25 di ottobre. La legale apertura della banca ebbe luogo il 5 novembre dello stesso anno.2

Detti statuti venner modificati e pubblicati in Roma sotto la data del 5 agosto 1835, e riportarono l’approvazione del Cardinal Lambruschini il 14 maggio 1836. In seguito e precisamente nell’anno 1838, la banca romana subì nuove modificazioni, come diremo in appresso.

Rappresentavano la banca nei primi tempi e sottoscrivevan gli atti:


Il Vice Governatore

Barone di Montriblond.


Il Segretario

Carrel de la Garde.


  1. Vedi il Contemporaneo pag, 169,173, e 176. — Vedi l’Epoca n. 22 e 24. — Vedi il Labaro del 12 e del 14 aprile 1848. — Vedi la Gazzetta di Roma del 14. — Vedi Farini vol. II pag. 68. — Vedi il V vol. Documenti n. 50 e 56. —
  2. Vedi il Diario di Roma dell’8. novembre 1834 n. 89.