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della rivoluzione di roma | 201 |
Napoli aveva subito un cambiamento di ministero in senso più liberale. Esso venne formato il 3 di aprile nel modo seguente:
Carlo Troia | |
Vincenzo degli Uberti | |
Marchese | Luigi Dragonetti |
Giovanni Vignale | |
Conte | Pietro Ferretti |
Brigadiere | Raffaello del Giudice. |
Eransi in quel tempo ridestate le idee di nazionalità in Alemagna, in Italia, in Polonia; ed intanto la società demooratica alemanna che aveva stanza in Parigi, invitava gli amici, emetteva bandi e indirizzi, domandava armi, e prometteva di volere andare a formare una repubblica germanica.
In Francia i fondi pubblici erano in rovina, perchè negozia vasi a 40 la rendita al 3 %, a 59 quella al 5 %, ed a 49 ½ la rendita del Belgio.
I consolidati inglesi erano a 81.
I prestiti romani con frutti al 5 % si vendevano a 51.
Garnier Pagès, ministro delle finanze in Parigi, immaginava un sistema di pubblico magazzinaggio, sotto la sorveglianza dello stato, affinchè i produttori di mercanzie potessero ivi depositarle e trovarvi danaro sopra. Intanto il dotto economista Michele Chevalier cercava con magnifici articoli inseriti nel Journal des débats, di venire illuminando e guidando l’opinione pubblica sulle questioni di finanza, e specialmente su quella del diritto al lavoro, che era una delle teorie favorite del giorno.
In pari tempo formavansi progetti pressoché in tutte le parti, affinchè il governo francese ricomperasse le miniere, i canali, le compagnie di assicurazione, le strade ferrate, tutti in somma gli stabilimenti industriali.
E mentre facevansi codesti progetti immaginari ed irrealizzabili, divulgavasi che ai Rothschild in Parigi fos-