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200 | storia |
Modena era retta a governo provvisorio, ed eravisi formata una reggenza, istituita dal duca il 21 di marzo nel partire. Essa era composta del
Presidente | Giovanni Malmusi |
Segretario | Giovanni Minghelli |
Ministri | Giacomo Malavari |
Vediani | |
Zicorri | |
Marchese Antonio Morano | |
Avvocato Bagnoli di Reggio | |
D. Pagliani | |
Colonnello Antonio Brocchi. |
Parma, dopo la fuga del duca, era governata da una reggenza di cui facevan parte
L. Sanvitale | |
G. Cantelli | |
F. Maestri | |
P. Pellegrini | |
Avvocato | P. Gioia. |
La Toscana aveva un governo senza forza. I letterati e i poeti eran divenuti legislatori e guerrièri. Sospesi gli studi, annientati gli affari, sparita la quiete proverbiale del gran ducato, il giornalismo in voga.
La Sicilia perseverava nello stato d’insurrezione che la separava da Napoli. Il 25 marzo erasi aperto il parlamento in Palermo, e Ruggero Settimo aveva recitato il suo discorso.
Il ministero componevasi come segue:
Mariano Stabile | |
Barone | Pietro Riso |
Marchese | di Torrearsa |
Gaetano Pisani | |
Don Pietro Lanza Branciforte principe di Scordía e di Butera. |