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della rivoluzione di roma | 195 |
questa vittoria; e dàlli a ridere e sui rugiadosi fuggenti, e sul loro petaso colossale, e su tutte quelle storielle che sogliono allietar le brigate. Che dicessero gli uomini temperati i quali rifuggivan da queste improntitudini non lo sappiamo, perch’ei parve che si fosser posta la museruola alla bocca; ma intanto il. partito anti-gesuitico, col parlare e coll’agire apertamente, e i settatori del dio Arpocrate (ch’erano i temperati) col mantenere il più stretto silenzio, tu sentivi un cicalare ed un motteggiare continuo contro i Gesuiti che ti assordava le orecchie.
Noi abbiam narrato sommariamente come ad agevolare la rivoluzione europea del 1848 fossersi prese le misure in antecedenza col discacciare per prima cosa i Gesuiti dove volea farsi rivoluzione. Abbiamo taciuto della Germania e della Spagna, perchè troppo ci saremmo dilungati parlandone.
Ci limitammo pertanto a tessere la storia del loro discioglimento in Francia, e del loro discacciamento dalla Svizzera e dall’Italia. Abbiamo consultato le storie del Crètineau-Joly e del Morin per le cose di Svizzera, perchè in esse soltanto se ne parla, e nella prima massimamente. Consultammo anche all’occasione gli annali dell’abate Coppi. Nè per le cose di Sardegna, di Genova e del Piemonte attingemmo le nostre notizie dall’Ebreo di Verona del padre Bresciani o da altre sorgenti gesuitiche, sì bene da giornali liberali quali sono il Corriere livornese, la Concordia, il Risorgimento, e la Lega italiana. Abbiam riportato le opinioni degli storici Ranalli e Farini, i quali, quantunque liberali, non ci sembra che facessero l’apologia dei modi usati pel loro discacciamento. Abbiamo riferito l’opinione di un anonimo avvocato napolitano, e quella dello storico Marulli; e se per il racconto delle cose di Napoli abbiam consultato la Esposizione dei fatti seguiti nella uscita dei PP. Gesuiti da Napoli, quantunque scritta dal padre Curci, egli è perchè non altra esposizione così ragguagliata ci venne fatto di rinvenire sulle cose dei Gesuiti in quel reame. E poi