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associazioni segrete, profetizzava che l’Europa era alla vigilia di grandi avvenimenti. .

Lo stesso giornale il Times, in sullo scorcio del mese di ottobre 1847, conveniva nelle due cose seguenti:

1° Che i Gesuiti erano un pretesto.

2° Che colla distruzione del Sonderbund si esercitava la più tirannica usurpazione della indipendenza dei piccoli cantoni.1

I Gesuiti, intanto che in numero di sette e non più erano stati chiamati a Lucerna, non ritiravansi perchè avevan pattuito coi Lucernesi di dirigere la educazione della gioventù clericale. La loro coscienza dunque,i loro doveri, e l’impegno solenne che avevano assunto ve li ritenevano. I cantoni cattolici poi ve li volevano ad ogni costo, perchè finalmente sentivano di esser padroni in casa loro.

Se col loro ritiro si fosse potuto allontanar la tempesta, sarebbonsi ritirati all’istante; ma i cantoni cattolici, cui era grave la nota di viltà, vi si opponevano trattenendoli. E ne avevano ben ragione, perchè tre dei sette cantoni cioè quelli di Unterwalden, Schwitz, e Uri erano precisamente quelli che avevan fondato la libertà elvetica.

La dieta che dicemmo essere stata prorogata al 18 di ottobre, si riunì in quel giorno, ed emise ciò che chiamasi un ordine del giorno per discutere le misure coercitive da doversi adottare contro il Sonderbund.2

II 30 di quel mese l’ambasciatore di Francia Bois Le Comte, parlando del Sonderbund, pronunziava queste parole:

«Se noi lasciamo schiacciare questa brava gente la colpa ne sarà stata in gran parte della condotta tenuta qui dall’Inghilterra.»3


  1. Vedi Crétineau-Joly, op. cit. vol. II. pag. 304 e 306. — Vedi il Journal des débats del 1, 3, 4, 5 novembre 1847.
  2. Vedi Crétineau-Joly, op. cit., vol. II. pag. 343 e 346.
  3. Vedi detto, op. cit., vol. II, pag. 355.