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della rivoluzione di roma | 145 |
delle somme donate, onde il popolo possa riconoscere i suoi veri amici.
» Evvi certa speranza che l’esempio di Roma sarà imitato dalle provincie.
» Si renderanno in tal modo più facili e più sollecite le operazioni di guerra.
» Potrà dirsi allora con orgoglio che non vi fu cittadino in qualunque classe sociale il quale non si mostrasse pronto ad ogni sagrificio per liberare per sempre la patria dal vergognoso dominio dello straniero.
» I giorni di sabato e di domenica 25 e 26 del corrente sono destinati per raccogliere i doni.
» I luoghi dove si alzeranno i pulpiti sono, piazza Colonna, piazza di Venezia, piazza di Sant’Eustachio. Le ore, dieci del mattino alle cinque pomeridiane.
» I signori componenti la commissione destinata a ricevere le offerte sono i seguenti:
Principe | Corsini Senatore | Marchese | Gio. Paolo Muti |
» | Borghese | Paolo Costa | |
» | di Teano | Alessandro Castellani | |
» | Doria | ||
Duca | di Rignano | Giuseppe Guerrini | |
» | Torlonia Don Marino | Ottavio Gigli | |
Filippo Cagiati | |||
Marchese | Pio Capranica | Vincenzo Cortesi | |
» | del Gallo | Avvocato | Zaccaleoni |
Commend. | Pio Grazioli | Filippo Meucci | |
» | Campana | Vincenzo Gentili | |
Fratelli | Mazzocchi | Pietro Tomassini | |
Giacomo Polverosi | Avvocato | Petrocchi.1» |
Questo fu l’atto stampato e affisso al pubblico. L’Epoca però pubblicò la seguente aggiunta:
«Per maggior comodo degli offerenti, le oblazioni sì in denaro come in oggetti per lo armamento dei volontari, saranno ricevute anche nei luoghi seguenti:
- ↑ Vedi gli Atti officiali vol. I, n. 50.