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delle somme donate, onde il popolo possa riconoscere i suoi veri amici.

» Evvi certa speranza che l’esempio di Roma sarà imitato dalle provincie.

» Si renderanno in tal modo più facili e più sollecite le operazioni di guerra.

» Potrà dirsi allora con orgoglio che non vi fu cittadino in qualunque classe sociale il quale non si mostrasse pronto ad ogni sagrificio per liberare per sempre la patria dal vergognoso dominio dello straniero.

» I giorni di sabato e di domenica 25 e 26 del corrente sono destinati per raccogliere i doni.

» I luoghi dove si alzeranno i pulpiti sono, piazza Colonna, piazza di Venezia, piazza di Sant’Eustachio. Le ore, dieci del mattino alle cinque pomeridiane.

» I signori componenti la commissione destinata a ricevere le offerte sono i seguenti:

Principe Corsini Senatore Marchese Gio. Paolo Muti
» Borghese Paolo Costa
» di Teano Alessandro Castellani
» Doria
Duca di Rignano Giuseppe Guerrini
» Torlonia Don Marino Ottavio Gigli
Filippo Cagiati
Marchese Pio Capranica Vincenzo Cortesi
» del Gallo Avvocato Zaccaleoni
Commend. Pio Grazioli Filippo Meucci
» Campana Vincenzo Gentili
Fratelli Mazzocchi Pietro Tomassini
Giacomo Polverosi Avvocato Petrocchi.1»

Questo fu l’atto stampato e affisso al pubblico. L’Epoca però pubblicò la seguente aggiunta:

«Per maggior comodo degli offerenti, le oblazioni sì in denaro come in oggetti per lo armamento dei volontari, saranno ricevute anche nei luoghi seguenti:


  1. Vedi gli Atti officiali vol. I, n. 50.