Pagina:Storia della rivoluzione di Roma (vol. II).djvu/132

126 storia

dei poeti, e per esercitare gli studenti di rettorica, ma che formano tale un contrasto colle idee e coi costumi dei tempi presenti, da promuover le risa nei leggitori assennati.

E siccome malgrado delle parole pacifiche del papa si volevan sempre armi ed armati, rammenteremo che il 17 di marzo si spediva in Napoli il colonnello Lopez, incaricato di una missione speciale, per fornirsi di armi e munizioni,1 e che il colonnello Ferrari napolitano, il quale comandò in seguito i volontari romani nel Lombardo-Veneto, giungeva in Roma, con satisfazione immensa di chi avevaio richiesto o consentiva nei suoi principî.2 Giungeva pure lo stesso giorno il nuovo ministro di polizia avvocato Giuseppe Galletti.3

Si ordinava il giorno 18 dal ministro Recchi che la bandiera pontificia bianca e gialla dovesse esser fregiata di cravatte coi colori italiani, ed il ministro delle armi Aldobrandini emetteva a tal proposito il 20 il seguente ordine del giorno:

«Soldati!

» Sono lieto di annunziarvi che la bandiera pontificia sarà d’ora innanzi fregiata di cravatte coi colori italiani.

» Di nuovo il nostro adorato principe soddisfa un voto e un sentimento del paese. Stringiamoci ognora più intorno a questo sacro vessillo. Esso è simbolo di devozione e fedeltà al nostro sovrano, a Pio IX: è pegno di amore e fratellanza fra tutti gl’Italiani

C. Aldobrandini.4


  1. Vedi la Gazzetta di Roma, del 17 marzo 1848.
  2. Vedi la Pallade, num. 195. — Vedi l’Epoca, pag. 15. —- Vedi il Contemporaneo, del 18 marzo detto.
  3. Vedi la Gazzetta di Roma, del 18 marzo 1848.
  4. Vedi la Gazzetta di Roma, del 20 marzo 1848.