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della rivoluzione di roma | 105 |
» Allorchè questa legge fondamentale sarà promulgata, il ministero assumerà la solidarietà, e la responsabilità de’ suoi atti. Ma intanto gli corre obbligo di esporre alla Santità Vostra quali sono i bisogni principali, cui importa il provvedere senza indugio.
» Converrà in prima che tutti i poteri secondari dello stato siano informati dei principi che animano il ministero; sicchè la volontà del governo sia eseguita fedelmente e prontamente per tutti i rami dell’amministrazione, e dall’estremità al centro tutte le forze concorrano ad un solo fine.
» Converrà ancora dar subito opera all’armamento, conforme ai voti espressi dalla Consulta di stato, e mettere il paese nel miglior stato possibile di difesa; aumentando il numero delle truppe assoldate, e inviandole ai punti strategici; mobilizzando una parte della guardia civica, e organizzandone la riserva.
» Ma una grave difficoltà a questo intento è nelle finanze: perchè lo stato nostro, parte per circostanze speciali, e parte per quelle generali che hanno colpito tutta Europa, si trova in grandissime strettezze. Il ministero avviserà ai mezzi di sopperirvi, e confida che tanto i comuni i quali offersero a Vostra Santità gli averi e la vita, quanto le corporazioni doviziose alle quali deve importare la salute del paese, non risparmieranno sagrifici per una così nobile causa. .
» Noi confidiamo infine che i legami di amicizia, che già esistono fra il governo pontificio e gli altri governi costituzionali d’Italia, si stringeranno ognora maggiormente in beneficio della patria comune.
» Il ministero, procedendo francamente nella via tracciata, si confida di calmare l’agitazione che regna negli animi, e di serbare l’ordine necessario a fondare le nuove istituzioni, e ad assicurare la indipendenza nazionaie. A tale scopo spera di ottenere il concorso di tutti gli uomini sapienti e generosi, di tutti coloro che