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Il giorno 27 poi si leggeva nei pubblici fogli la nomina di monsignor Medici de principi di Ottaiano a suo maestro di camera, non che di molti altri individui componenti la famiglia pontificia.1

Il 30 del detto mese inslltuì una congregazione cardinalizia incaricata di trattare gli affari di stato importanti. Essa componevasi dei seguenti eminentissimi cardinali

Macchi Amat
Lambruschini Gizzi
Mattei Bernetti.

E monsignor Corboli Bussi, esonerato dal carico di pro-segretario di stato, ebbe quello di segretario della detta congregazione cardinalizia.

In pari tempo veniva conferita a monsignor Vincenzo Santucci la provvisoria gestione della segreteria di stato, col titolo di sostituto.

Quella poi di segretario per gli affari di stato interni, a monsignore Giovan Battista Cannella.2

Non può dirsi quanto piacque, e quali simpatie eccitasse nella popolazione di Roma il Santo Padre per essersi recato a piedi alla chiesa dell’Umiltà, posta alle falde del Quirinale, il giorno 2 luglio.3

Accostumato il popolo romano a vedere soltanto in gran treno il suo padre e sovrano, è ben da immaginare quale impressione favorevole risentisse vedendo il nuovo papa accedere con apostolica semplicità in una chiesa, senza cocchio, e senza apparato di guardie. Principiò da quel giorno la popolarità di Pio IX, e se prima parlavasene molto, da quel momento non si fece che parlare di lui.

Intanto incominciavano le corti estere a fare complimentare il nuovo pontefice dai loro rappresentanti. Il primo fu il re di Napoli per mezzo del conte Ludolf, fino

  1. Vedi il Diario di Roma del 30.
  2. Vedi il Diario di Roma del 30 giugno.
  3. Vedi il Diario di Roma del 4 luglio.