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Ciò che peraltro ci sembra emergere dal complesso delle cose passate si è che il partito dei non dottrinari, pessimo per il fine cui tendeva, agi più copertamente è vero, ma con maggiore astuzia, abilità ed unità di scopo, imperocché, volendo la rivoluzione radicale, colse nel segno, appoggiandosi tutto, come i fatti il provarono, alle agglomerazioni di popolo, tanto raccomandate dal Mazzini.

Colle agglomeraziom di popolo facevansi le dimostrazioni, e colle dimostrazioni si fece la rivoluzione.

E siccome tutta la rivoluzione consistette in dimostrazioni, che come unico mezzo dal Mazzini e dalla Giovine Italia da esso capitanata, volevansi, così può asserirsi francamente che la Giovane Italia capitanò ab origine tutto il movimento romano.

L ’epoca però che trascorse fra la sparizione dal mondo del vecchio papa e la comparsa del nuovo, fu un’epoca per il partito dell’ultra movimento piuttosto di espettazione che di operosità manifesta e se si fecer apparecchi erano dessi, o consistevan soltanto nel discutere sulle varie ipotesi della condotta da tenersi, ma sempre in un modo ascoso, segreto, inostensibile.

Abbiamo creduto bene di porre sotto gli occhi dei leggitori queste notizie preliminari, per render loro più chiara la esplicazione di quel che si fece, o si vide in seguito. Egli è con ciò che speriamo di conferire al nostro lavoro un qualche pregio di politica utilità.