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ciò che determinò il re ad accordare la costituzione. Sembrò in somma o che l’indirizzo fosse richiesto dai Napolitani in antecedenza per trovare un appoggio al loro movimento, o che seppure fosse spontaneamente escogitato in Piemonte senza l’intesa dei Napolitani, la sua lettura venisse in buon punto per determinar lo scoppio di quei movimenti che ivi stavansi maturando.

Ecco il testo dell’indirizzo estratto dal Risorgimento.1


Proposta di supplica al Re delle Due Sicilie


dagli Italiani dell'Unione.


Sire!

«Non sudditi di Vostra Maestà, ma Italiani di altre Provincie, ed interessatissimi così al bene dei vostri popoli, della vostra corona e della nostra patria comune, noi ci accostiamo in intenzione al vostro trono, o Sire, per supplicarvi di volere accedere alla politica di Pio IX, di Leopoldo e di Carlo Alberto; alla politica italiana, alla politica della Provvidenza, del perdono, della civiltà e della carità cristiana.

» Sire, l’Italia v’aspetta, l’Europa vi guarda. Iddio vi chiama oramai. Noi non entriamo in memorie di altri tempi; noi sappiamo che Iddio misericordioso tien conto a ciascuno dello difficoltà, degl’incitamenti stessi e delle buone intenzioni con che egli potè operare, od anche errare.

E sappiamo che in terra come in cielo ogni uomo rimane poi giustificato o no, secondo che furono i fatti ultimi determinatori di sua vita.

» Ed ora, o Sire, voi siete giunto al punto culminante, all’atto sommo della vita vostra, al fatto duce di ciò che ve ne resta; ora non può rimaner dubbia la vostra co-

  1. Vedi il Risorgimento del 21 decembre 1847, n. 2, prima pagina. — Vedi la Pallade del 31 dicembre 1317, n. 134.