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della rivoluzione di roma | 445 |
Ad onta però della meschinità dei dimostranti, e del cattivo tempo, la benedizione del Santo Padre ebbe luogo.1
La mattina dello stesso giorno 27 il Santo Padre ricevette lo stato maggiore, e la officialità della guardia civica recatisi per porger le loro felicitazioni. Ringraziò il Santo Padre e disse: «Occorrere però le grazie e gli aiuti del cielo, senza di che tornerebbe infruttuosa l’opera del principato nel promulgare e sancir le riforme, infruttuosa la moderazione e la concordia dei popoli.2»
La sera innanzi eransi aperti secondo il solito i teatri. In quello di Apollo per concerto preso preventivamente vidersi in uniforme civico tutti quelli che appartenevano alla officialità di quel corpo.
Il giorno 29 fu sottoscritto da Sua Santità un nuovo e più compiuto motu-proprio sul Consiglio dei ministri, ed il 30 fu esibito negli atti del notaro Appolloni.3
Tutte le amministrazioni ripartivansi con esso nel modo seguente:
- 1. Estero.
- 2. Interno.
- 3. Istruzione pubblica.
- 4. Grazia e giustizia.
- 5. Finanze.
- 6. Commercio, belle arti, industria, agricoltura.
- 7. Lavori pubblici.
- 8. Armi.
- 9. Polizia.
Tutti i capi di queste amministrazioni o ministeri componevano il Consiglio de’ ministri.
Un prelato sotto il titolo di segretario del Consiglio de’ ministri assister dovea alle riunioni.