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monsignor Corboli Bussi, venne stretta diplomaticamente nella stessa Torino fin dal giorno 3 novembre.1

Riprendendo il filo interrotto delle narrazioni sui fatti di Roma, racconteremo come il giorno 17 decembre fu tenuto dal Santo Padre un concistoro segreto nel quale creò il patriarca delle Indie occidentali, provvide a tre chiese arcivescovili e a diciassette vescovili, accordò il pallio a cinque arcivescovi, e pronunziò l’allocuzione ove fra le altro cose riprovò colle seguenti parole la dimostrazione occorsa in Roma la sera del 3 contro il Sonderbund2.


Versione Italiana


«Dopo ciò non possiamo non tenervi parola, venerabili fratelli, dell’acerbo dolore che provammo essendosi veduti non ha guari in questa nostra città, baluardo e centro della cattolica religione, alcuni benchè pochissimi, quasi deliranti, che spogliati dello stesso senso di umanità, con fremito ed indignazione comune, non ebbero ad orrore di menar pubblico e manifesto trionfo per la luttuosissima guerra intestina ora suscitatasi nella Svizzera. La qual guerra altamente deploriamo, sì pel sangue che si è sparso in quella nazione, e per la strage fraterna, e per le atroci, lunghe e funeste discordie, e per gli odi e dissensioni che sogliono principalmente ridondare ai popoli dalle guerre civili, sì pei danni che apprendemmo essere avvenuti alla religione cattolica, e che temiamo essere ancora per accadere, sì finalmente pei deplorandi sacrilegi commessi nel primo conflitto, che l’animo nostro rifugge dal rammentare ec.»

Queste gravi e severe parole del pontefice passarono inosservate. Niuno le riportò, niuno le commentò affinchè

  1. Vedi il capitolo XX di questo I vol. ove ne abbiamo parlato.
  2. Vedi Moroni Dizionario, vol. LIII pag. 193. — Vedi il Diario romano del 21. — Vedi il vol. I Motu propri ec. n. 23.