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della rivoluzione di roma | 417 |
[Anno 1847]
La istituzione di una rappresentanza municipale, per istudiare e propor la quale fu eletta una commissione dal Santo Padre fin dal primo marzo 1847, e di cui demmo in ristretto il motu-proprio che il sovrano sottoscrisse il 1 di ottobre, e che il popolo festeggiò il giorno seguente, ebbe finalmente il suo compimento mediante la installazione solenne che se ne fece il giorno 24 novembre.
Diremo pertanto che questa fra tutte le istituzioni di Pio IX fu quella che riuscì la più popolare, perchè compresa dalla moltitudine la quale quando parlasi di consulte, costituzioni e costituenti poco o nulla se ne interessa, non comprendendone il significato. Associasi alle feste, e con segni esteriori applaudisce ancor essa, ma poi si domandan l’un l’altro di che si tratti. Non fu così del municipio. Toccava esso da vicino i Romani che ne conoscevan l’importanza: ed il solo numero dei consiglieri eletti, ch’eran cento, portò di necessità la cognizione della cosa e l’interesse di sostenerla in cento famiglie delle più cognite ed influenti. La dimostrazione pertanto di cui daremo un cenno fu una delle più sincere e popolari, poichè in essa, meno delle altre, si manifestò lo inframmettente spirito rivoluzionario.