Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
della rivoluzione di roma | 395 |
condo i consigli inspiratigli da Dio, quanto poteva, ed essere disposto col divino aiuto a far tutto per l’avvenire: senza però menomar mai neppur di un apice la sovranità del pontificato, quale avendo egli ricevuta da Dio e da’ suoi antecessori piena ed intera, tale dovea trasmetterne il deposito sacro ai suoi successori. Essergli testimoni tre milioni di sudditi; esserglielo ugualmente tutta l’Europa di quanto egli ha fatto fin qui per accostarsi ai sudditi medesimi, per unirli a se, per conoscerne da vicino i bisogni e per provvedervi A questo fine massimamente di meglio conoscere e provvedere ai bisogni della cosa pubblica averli riuniti in una Consulta permanente, per ascoltarne all’uopo i pareri, per giovarsene nelle sue sovrane deliberazioni consultando la sua coscienza, e conferendone co’ suoi ministri, e col sacro collegio..... Ingannarsi grandemente chiunque credesse esser diverso da questo il loro ufficio: ingannarsi chi nella Consulta di stato da lui instituita vedesse qualche utopia propria, e i semi di una instituzione incompatibile colla sovranità pontificia.
Le quali ultime parole avendo il Santo Padre proferito con alquanto di vivacità e di calore, si è come soffermato un momento, e indi tosto ricomponendosi nella usata sua benignità e dolcezza ha ripreso a dire: «Quella vivacità e quelle parole non riguardare alcuni di loro, cavalieri onorati ed altre simili persone, delle quali fin da quando le elesse conoscendone la educazione sociale, la probità cristiana e civile, gli era.nota ugualmente la lealtà de’ sentimenti e la rettitudine delle intenzioni: non riguardare nemmeno la quasi totalità dei suoi sudditi, della cui fedeltà ed obbedienza esser sicuro, sapendo che i cuori dei suoi sudditi sono uniti al suo nel desiderio dell’ordine e della concordia. Esservi però disgraziatamente alcuni, pochi di numero sì, ma pure esservi, i quali non avendo niente da perdere amano le turbolenze e le sedizioni, abusando delle concessioni medesime. A costoro es-