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Il 17 ebbe luogo altro pranzo del quinto battaglione a villa Negroni, con discorsi e poesie.1 Vi fu pure nel detto giorno il convito che dette il marchese Campana ai militi del settimo battaglione, che montavano la guardia reale a monte Cavallo.2

11 18 altro convito a ponte Molle della compagnia del capitano Pianciani del secondo battaglione.3

Ed il 27 finalmente fuvvi un campo civico alla Caffarella. La riunione riuscì numerosissima. Erano i civici circa tremila senza parlare degli accorsivi, e tutti militarmente bivaccando refocillaronsi. Il famoso Sterbini, ad onta che il principe Aldobrandini avesse comunicato il divieto di recitar poesie, volle incominciare a far sentire la sua voce. Ma il principe stesso facendo battere il tamburo, impose silenzio al disobbediente poeta. Questo incidente fu raccontato dalla Pallade del 30 ottobre,4 e chiudesi con questo il novero delle passeggiate e dei banchetti militari di quel mese.

Fra gli arrivi in Roma di personaggi ragguardevoli merita una menzione speciale quello del celebre professor Montanelli, uno dei cattedratici della università di Pisa, compilatore del giornale l’Italia ed uno dei capi del movimento in Toscana.5 Esso stesso ci narra nelle sue Memorie, e con molto lepore, l’arrivo e la dimora che fece in Roma ove giunse il 24 di ottobre.6

Giunse pure il 27 il principe di Siracusa, fratello del re di Napoli.7

Il giorno seguente giunse l’avvocato Federigo Pescantini di Lugo naturalizzato svizzero, che essendo però privo

  1. Vedi la Pallade, n. 82 e 83.
  2. Vedi la Pallade, n. 83.
  3. Vedi la Pallade, n. 83.
  4. Vedi la Pallade, n. 89 del 30 ottobre.
  5. Vedi la Pallade, n. 87 terza pagina.
  6. Vedi le Memorie del Montanelli, vol. II pag. 40.
  7. Vedi le Notizie del giorno del 28 ottobre 1847.