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della rivoluzione di roma | 331 |
stessa risma, e mai un solo dei giornali conservatori, anche nei caffè o nei quartieri civici i giornali conservatori non vi erano, e quelli della rivoluzione sì.
Lo spirito dunque della popolazione fu formato e mantenuto dalla kttura soltanto dei giornali del movimento più o meno pronunziato; e siccome la quasi totalità dei loro scrittori era estranea a Roma, ne consegue che l’educazione pubblica per ciò che riguarda la politica, e ciò che ne risultò, si dovette precipuamente agli elementi eterogenei che in Roma eransi riuniti.
Ma se abbiam parlato dei giornali che videro la pubblica luce, dei quali si conobbero e autori e stampatori, è giusto che diamo un cenno ben anco dei giornali clandestini, che dicevasi stampati alla macchia, i quali sopra tutto negli anni 1847 e 1848, circolarono e furono i seguenti:
1. L’Amica Veritas. |
Andiamo ora a riepilogare i nomi di tutti i giornali grandi o piccoli, moderati o esaltati, di lunga o di corta durata, ch’ebber corso il Roma dal 1846 al 1849.
1. L’Album.
2. L’Artigianello.
3. L’Astrea.
4. Annali di Giurisprudenza criminale.
5. Annali delle Scienze religiose.
6. L’Amica Veritas, clandestino.
7. Il Biricchino.
8. La Befana.
9. La Bilancia.
10. Il Banditore.
11. Il Commercio.
12. Il Contemporaneo.
13. Le Capitole.
14. Il Costituzionale romano.
15. La Correspondance de Rome.
16. La Corrispondenza scientifica.
17. Il Casotto dei Burattini.
18. Il Cicerone.
19. La Conversazione di alcuni giovani.
20. La Commedia.