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della rivoluzione di roma | 321 |
[Anno 1847]
Attenendo la nostra promessa consacreremo ora tutto intero un capitolo al giornalismo, il quale costituì una delle molle principali nella macchina della romana rivoluzione.
Fin da quella del 1830 in Francia erasi introdotto in Roma il gusto del giornalismo. I giovani specialmente amavano i giornali francesi, e quelli di temperatura più calda erano i preferiti, perchè ritenevasi che più parlassero un linguaggio alto e risentito, e più fosser stimabili e sinceri.
Diffusa la istruzione e introdotto lo studio della inglese favella, s’introdusse il gusto eziandio di leggere i giornali inglesi, e gli articoli sopra tutto più risentiti e piccanti venivan letti e copiati avidamente. Magnificavansi il Times, il Globe e il Galignani fra gl’inglesi, il Constitutionnell, la Presse, e il Débats tra i francesi. Dei friancesi oratori poi dicevansi mirabilia, e molti leggevano e ricantavano i discorsi dei Laiitte, dei Lafajette, dei Foy, dei Sebastiani e dei Lamarque, che come santi Padri in politica predicavansi. Tanta era la illusione di quei tempi.
- ↑ In questo capitolo del giornalismo, come abbiam fatto in quello dei circoli, nel parlare di tutti i giornali complessivamente abbiam dovuto di necessità ripetere quello che dicemmo o diremo dei medesimi partitamente, allorquando per ordine di data dovemmo o dovremo farne menzione.