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della rivoluzione di roma | 291 |
Il 12 gennaio i membri del circolo romano assistettero al gran funerale che si celebrò nella chiesa di san Carlo al Corso pei morti in Milano nella collisione ch’ebbe luogo il 3 colle austriache soldatesche.1
Circa poi alla metà del detto mese fu presentato alla Consulta di stato da una deputazione del circolo romano un indirizzo firmato da molte centinaia di cittadini. Esso porta la data del 10. L’oggetto del medesimo era precipuamente per ottenere il generale armamento onde assicurare la indipendenza italiana.2
E continuavansi pure nei prìmi quindici giorni di gennaio a ricevere nel circolo romano le sottoscrizioni di adesione all’indirizzo, che i Piemontesi inviavano al re di Napoli per eccitarlo ad entrare nella via delle riforme, le quali sottoscrizioni s’incominciarono a ricevere in sul finire del decembre. L’indirizzo era opera del conte Camillo di Cavour.3
Il 29 gennaio tanto il circolo romano, quanto quello dei commercianti, divisarono di donare ciascuno un cannone alla guardia civica.4
Nel circolo romano, in sul finire di gennaio e nei primi di febbraio 1848, venne consegnato e regalato a Lorenzo Brunetti, figlio di Ciceruacchio, da lord Minto il libro del poeta scozzese Macaulay, sul margine del quale il nobile lord inscrisse dei versi in favore del padre. Di ciò parleremo a proposito di lord Minto nel capitolo XX.5
Dal circolo romano furono eletti i generali Durando e Ferrari per capitanare la guerra di Lombardia, mettendosi in opposizione colla volontà del pontefice, che di guerra mai e poi mai non voleva sentire parlare.6
- ↑ Vedi la Pallade del 12 gennaio 1848. — Vedi il Contemporaneo del 13.
- ↑ Vedilo nel vol. IV, Documenti, al n. 6.
- ↑ Vedi la Pallade del 31 dicembre 1847, 5, 10 e 11 gennaio 1848. — Vedi il Risorgimento del 21 dicembre 1847.
- ↑ Vedi il Contemporaneo del 29 gennaio.
- ↑ Vedi la Civiltà Cattolica, Anno 1. 1850, vol. II. pag. 356.
- ↑ Vedi Lubiensky, Guerres et révolutions d’Italie, pag. 9.