Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
della rivoluzione di roma | 289 |
Durante tutta la state del 1847, e specialmente quando ebbe luogo l’istituzione della guardia civica, e il divulgamento della pretesa congiura, la cui scoperta si attribuì a Ciceruacchio, il circolo romano era il punto di riunione d’onde partiva il motto d’ordine sulle cose del giorno.
Per chi volesse conoscere i nomi degli ascritti al circolo romano nell’anno 1847 esiston due liste stampate che ciascuno potrà consultare.1
Il 24 giugno fu decretato l’affratellamento del circolo romano, colla società artistica italiana.
Promosse lo stesso circolo in quel tempo circa, la sottoscrizione di un foglio di domande al Santo Padre per ottener concessioni, riforme e garanzie. Il foglio fu sottoscritto dai soci, ma poi non ebbe seguito.
Il 17 luglio, giorno anniversario dell’amnistia, dette un banchetto di ottanta coperti nelle sue sale e a Ciceruacchio venne regalata dai soci una tabacchiera d’oro.
Essendo in quel tempo segretario di stato il cardinal Ferretti, ed il conte Pietro suo fratello figurando fra i membri più influenti del circolo, di leggieri si comprenderà quanta politica importanza assumesse, e quale influenza esercitar dovesse, non solo sull’ordine della borghesia, della quale quasi esclusivamente componevasi, ma eziandio sulle primarie autorità del paese.
La sera del 6 settembre, dandosi un magnifico concerto musicale nel teatro di Apollo per solennizzare l’anniversario dell’amnistia (concerto che per cagione della pretesa congiura del luglio venne differito), il circolo romano, quasi fosse una delle autorità costituite, volle assistervi in corpo, riunito in vari palchi.
Il 23 dello stesso mese dette un banchetto al conte Mamiani nel locale nomato il Vascello fuori porta san Pancrazio.2