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282 | storia |
a termine, vogliam dire ai veri capitalisti in danaro ed in credito.
Il Santo Padre è vero si pronunziò per la fusione in favore della società Banzi-Fabri,1 ma ciò non bastò, e il progetto non si realizzò affatto, e si rimase colle strade che prima avevamo.
Sui progetti delle strade ferrate e tutt’altro relativo, possono leggersi gli opuscoli seguenti pubblicati in Roma.
1.° Dichiarazioni e osservazioni sopra il progetto della società principe Conti e compagni, con documenti.
2.° Provinciali. — Breve cenno sulle linee delle vie ferrate.
3.° Ravioli Camillo. — Breve cenno sull’ordinamento delle vie ferrate negli stati pontifici.
4.° Blasi Benedetto. — Del danno che avverrebbe allo stato pontificio da qualunque strada ferrata di comunicazione fra la Toscana e l’Adriatico. Roma, 1846.
5.° Risposta alla lettera del sig. Benedetto Blasi Roma, 1846.
6.° Cialdi commendatore Alessandro. — Parallelo geografico ed idrografico fra i porti di Civitavecchia e Livorno. Roma, 1846.
7.° Blasi. — Della strada ferrata Pio Cassia. Roma, 1846.
8.° Petitti conte Ilarione. — Difesa della società nazionale per le strade ferrate pontificie. Roma, 1847.
9.° Memorie della Camera di commercio di Ferrara sulla utilità e convenienza che sia prolungata la linea ferrata nell’Emilia. Ferrara, 1847.
10.° Blasi. — Sulla questione della superiorità del Porto d’Anzio sopra Civitavecchia. Roma, 1847.
11.° Lanci Fortunato. — Sulle strade ferrate nello stato romano. Roma, 1847.
12.° Detto. — Sulle strade ferrate, appendice. Roma, 1847.
13.° Cialdi. — Quale debba essere il porto di Roma. Roma, 1846.
14.° Detto. — Sul Tevere, sulla unione dei due mari, e sulla marina mercantile. Roma, 1847.
15.° Gualterio marchese. — Discorso sulla strada ferrata Pio Cassia. Roma, 1847, in-4 piccolo, con figure.
- ↑ Vedi il Diario di Roma del 7 settembre.