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262 | storia |
Il giorno 22 venner notati nel giornale ufficiale di Roma i nomi di tutti i colonnelli, e maggiori della guardia civica, sotto il comando del principe Rospigliosi dichiarato comandante generale, e del duca di Rignano capo dello stato maggiore col grado di colonnello. 1
A questo provvedimento succedette la pubblioauone del regolamento (che in data del 30 fu messo in vigore dal cardinal Ferretti) sulla guardia civica, e che venne annunciato al pubblico nel Diario di Roma. 2 Ed affinchè non mancasse anche l’obolo del clero in sostegno della guardia civica, il giorno 31 di luglio il cardinal vicario emise una circolare diretta al clero romano per una colletta in ftr vor della medesima. 3
Il cardinal Ferretti, nominati ch’ebbe i capi detta guardia civica, come dicemmo, e prima di promulgarne il regolamento, si recò a fare una visita ai quartieri. In uno dei medesimi, e precisamente in quello del rione Pigna dopo avere inculcato principi di ordine e di attaccamento alla Sede apostolica, proruppe in questa esclamazione: «Mostriamo all’Europa che noi bastiamo a noi stessi» E bastò questo perchè si tirasse subito una litografia rappresentante il ritratto del cardinale con sottovi le dette parole, ed altra rappresentante il cardinale arringando ai civici.4
Intanto Roma continuava a versare in una estrema agitazione pei fatti accaduti nei giorni decorsi. Essa si accrebbe dopo il 20 per essersi conosciuto che gli Austriaci, lo stesso giorno 17 destinato a solennizzare l’anniversario dell’amnistia, erano entrati in Ferrara in numero di ottocentosessanta fra Croati e Ungheresi con tre cannoni a miccie accese, e parte si accamparono sulla piazza del palazzo della