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246 | storia |
Corsini Principe | pel Rione 13° Trastevere |
Forti Giuseppe | |
Costa Antonio | |
Mazzocchi Luigi | pel Rione 14° Borgo |
Stocchi Achille | |
Piccoli Carlo |
Questo decreto venne accolto favorevolmente dai caldi, freddamente dai temperati.
Il Santo Padre l’accordò in buona fede, perchè se gli era fatto credere volerla tutti i buoni cittadini, e poter la sola guardia civica, nei tempi che correvano, essere baluardo e tutela dell’ordine pubblico.
Nè la domanda venne soltanto dagli uomini della rivoluzione, ma fu avanzata direttamente al Santo Padre da persone rispettabilissime, non escluso qualcuno dei nostri magnati, cui si fece credere esser le cose giunte al punto, che la sua istituzione era tal fatto da venire riguardato come di stretta necessità.1
Racconta anzi lo storico Farini: «Che nel venire istituita od a meglio dire completata la guardia civica, si lasciava intendere che sarebbe stata istituita anche nelle provincie, a seconda dei casi, dei bisogni, e delle richieste.2 Il tenore di questa dichiarazione mostrava la peritanza del governo, e più la dimostrava la lettera riservata del segretario di stato, colla quale mandava ai presidi delle provincie la notificazione; avvegnachè consigliasse di porre tempo in mezzo, e concedere l’istituzione soltanto dove fosse con viva istanza addimandata.»
- ↑ Vedi sulla istituzione della guardia civica un vol. in foglio intitolato Guardia civica, ove contengonsi tutti gli stampati che alla medesima son relativi. — fra le stampe o litografie il n. 30 – i documenti del vol. II dal n. 1 al 18 – il Ranalli, vol. I pag. 162.
- ↑ Vedi Farini, vol. I, pag. 198 e 199.