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CAPITOLO XIV.

[Anno 1847]


Istituzione della guardia civica. — Pacificazione fra popolani e Israeliti. — Rinunzia del segretario di stato cardinal Gizzi. — Elezione a quest’ufficio dell’eminentissimo Ferretti. — Pretesa congiura dei sanfedisti per fare man bassa dei clericali il 17 di luglio giorno anniversario dell’amnistia. — Monsignor Morandi nuovo governatore. — Suo bando per raccomandar la calma. — Visita ai quartieri civici del cardinal Ferretti, e suo parole: «Mostriamo all’Europa che noi bastiamo a noi stessi!» — Commissione per gli asili infantili. — Nomine a varî uffici. — Notificazione del governator Morandi, nella quale parla del gran processo, — Monsignor Rusconi nuovo maggiordomo. — Gli Austriaci in Ferrara. — Sensazione in Roma. — Monsignor Morichini eletto tesoriere. — Nuovo stemma di Roma proposto dal padre Ventura il 7 di agosto. — Nomi dei consultori di stato eletti da Sua Santità. — Elezione il 10 dei delegati di Ancona, Civitavecchia, Orvieto e Camerino.


Finalmente quella guardia civica che richiedevasi dalle Provincie, che si voleva o che almeno si fece credere volersi anche in Roma, venne istituita in detta città con decreto del 5 di luglio sottoscritto dal cardinal Gizzi.

Eran chiamati a farne parte tutti i cittadini dai ventuno ai sessantanni, e doveva esser formata di quattordici battaglioni, quanti sono i rioni di Roma.

I cittadini chiamati per ricevere gli arruolamenti erano i seguenti:


Zagarolo (di) Principe pel Rione
Monti
Del Grande Natale
Tittoni Angelo

Torlonia Don Carlo pel Rione
2°. Trevi
Barbèri Cav. Michelangelo
Costa Gioacchino