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Venne trasportata la sua spoglia mortale il giorno 31 da san Calisto a santa Maria in Trastevere, ed il giorno seguente da santa Maria in Trastevere a san Paolo fuori le mura, con un imponente accompagnamento di persone. I circoli ancora vi preser parte.

Il Contemporaneo del 5 giugno ci racconta che ne ac- compagnarono il cadavere oltre duemila persone, e che vi erano i soci dei diversi casini e accademie artistiche, ed i giovani eziandio delle università di Roma in abito di lutto, e che la coltre veniva sostenuta da monsignor Gazòla, dal marchese Dragonetti, da Felice Scifoni e dal dottore Pietro Sterbini.

Era stato amicissimo di monsignor Muzzarelli, al quale indirizzò i cenni sulla sua vita, cenni che lo stesso prelato fece pubblicare nel Contemporaneo del detto giorno.

Dentro la chiesa di san Paolo ne pronunciò l’elogio funebre il benedettino abate Zelli, fuori della chiesa si recitò un elogio del defunto, e quindi si lessero alcuni componimenti da Angelo M. Geva e da altri, e il dottore Masi improvvisò un sonetto.1

Col trasporto funebre del canonico Borghi ebber fine le dimostrazioni del mese di maggio, ma ve ne sarebbero state anche di più, se si fosser permessi alcuni altri banchetti che si era in animo di fare e che l’autorità non permise, cioè,

1.° Quello di tutte signore progettato dalla marchesa Muti-Bussi nel teatro Alibert.

2.° Quello di tutti i commercianti a Ripa grande.

3.° Quello dei legali a villa Torlonia. Del primo e del terzo avemmo noi stessi personale comunicazione dai promotori.

Furon troppe nei tempi di cui abbiamo discorso le

  1. Vedi l’Educatore, dell’ab. Zanelli pag. 178. — Vedi il Contemporaneo, del 5 giugno 1847. — Vedi la Bilancia, n. 8. — Vedi le Notizie del giorno del 1 giugno. — Vedi il Mondo illustrato di Torino, alle pagine 378 e 429.