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Da ciò l’interesse sommo dì esaltare ed amplificare dappertutto le gesta di Pio IX, diffonderne la narrauone e gli effetti, quasi che coll’ingrandirlo e porlo in più 1ucida evidenza, volesse farsene uno spauracchio per tutte le teste coronate di Europa.

Oltre il Diario di Roma parlano della missione di Chekib Effendi tanto il Ranalli1 quanto il Farini, il quale incorse però in due equivoci di data.2 Può vedersi ancora la storia del Grandoni.3 Noi torneremo a parlarne nel tomo II, capitolo III.

Mentre però tanti e sì straordinari casi occorrevano, e mantenevano quello stato di esaltamento nelle immaginazioni, di cui demmo già tanti indizi, non si tratteneva il governo dall’occuparsi di utili miglioramenti, e fino dai 16 gennaio ci annunziava il Contemporaneo che una prima riunione di giureconsulti per la riforma de’ codici aveva avuto luogo.

Fin dal 14 il cardinale Gizzi aveva diramato una circolare contenente alcune disposizioni sul Consiglio supremo.4 Il 30 ne aveva divulgata altra sulla formazione della statistica criminale.5 Una notificazione poi del medesimo del 20 febbraio dava disposizioni per la libera circolazione dei cercali nell’interno dello stato.6 Il 4 di marzo poi venne dalla segreteria di stato approvata d’ordine di Sua Santità, la organizzazione di un Istituto agrario,7 non che l’apertura di un nuovo ospizio per gli accattoni sotto la presidenza del cardinale Brignole.

Il cardinale Massimo inoltre, come prefetto delle acque e strade, emise una notificazione affinchè si costruisse

  1. Vedi Ranalli, volume I, pagina 89.
  2. Vedi Farini, volume I, pag. 182, terza edizione.
  3. Vedi Grandoni, pag. 46.
  4. Vedila nella raccolta degli atti del 1846 e 1847 alla data rispettiva
  5. Vedi il Diario di Roma del 13 febbraio 1847.
  6. Vedi il Diario di Roma del 23 febbraio.
  7. Vedila nel Documento n. 16, vol. II.