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AI LETTORI





Il ch. Achille Monti, nel suo egregio scritto edito in Roma pe’ tipi del Salviucci nell’anno 1867 e che ha per titolo Memorie intorno la vita del commendatore Giuseppe Spada, tra le altre cose, diceva:

«Ma l’opera che più potrebbe dargli nome durevole è la sua Storia della rivoluzione di Roma e della restaurazione del governo pontificio dal 1 giugno 1846 al 15 luglio 1849, nella quale aveva lo Spada con infinita diligenza ed amore narrati per minuto i molteplici avvenimenti di quegli anni, facendo ricco e pregevole il suo lavoro di molte giudiziose osservazioni e di mille fatti non avvertiti dagli altri storici di quel tempo, e ch’egli sulla faccia de’ luoghi, con accurate ricerche, e giovandosi, per avere notizie, delle persone che il suo stato e il suo animo franco gli avevan dato a conoscere, potè raccogliere per tramandarli a’ futuri; al che fare aveva anche con grande spesa posta insieme una collezione preziosa d’intorno mille volumi di tutti gli scritti e di tutte le opere politiche che allora furon date alle stampe, fra le quali se ne contavan di molte oggimai divenute rarissime.»

Il volume che do ora alle stampe è appunto il primo della Storia di cui parla il Monti, e ch’egli in altro luogo delle suddette Memorie chiama «opera