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trettanto se volete essere amati; e così pian piano, e quasi di soppiatto, la magica parola del viva Pio IX facendo capolino, veniva insinuandosi negli esteri stati, e la rivoluzione come già un tempo l’incivilimento, da Roma per irradiazione diffondendosi, invadeva gli altri stati pur anco tanto più che in ogni luogo, per segrete intelligenze, gli affigliati alle politiche consorterie sapevan ben essi trame partito, col mantenere vivo ovunque rincominciato movimento. Fin qui era la rivoluzione del pensiero, che di poi tradursi doveva in atto.

Rimandiamo i vogliosi di conoscere la descrizione dei fatti dell’8 settembre agli scritti che verremo indicando a piè di pagina.1

Quantunque e più che noi meritasse, siasi per noi già ragionato del Ciceruacchio nel capitolo III, lo essere stato esso, e per lo meno l’aver figurato siccome promotore della festa dell’8 settembre, ci chiama a dime alcune altre parole, perchè molto si parlò di quest’uomo nella occasione anziddetta, e molti abbagli si presero sul suo conto. In allora esso passava per un eroe alla Carmagnola, e tutti ambivano di avvicinarlo, e di porgergli amichevolmente la destra. Sembrava agli uni il papalino per eccellenza. Era per gli altri, che meglio il conoscevano, il tipo redivivo del repubblicano dell’antica Roma. Poi si chiarì a poco a poco per quello ch’egli era effettivamente, cioè per un furbo, e un ingannatore; ma in allora i difetti ascondevansi, e le qualità pregevoli, che pure alcune ne possedeva, mettevansi sole in chiaro.

E fu in quei primi periodi che gli scrittorelli di piazza e i poetastri e gl’istoriografl del giorno non si ristavano dal blandirlo, e gli uomini del movimento dal vezzeggiarlo,

  1. Vedi la Pallade, n. 24 e La rivista di Antonio Tosi, n. 32. — Diario di Roma del 12 settembre. — La storia del Grandoni pag. 68. — La Storia del Ranalli, vol. I, pag. 68. — Lo stato romano del Farini vol. I, pag. 172. — Lubiensky Guerres et rèvolutions d’Italie, pag. 21. — La rivoluzione romana, al giudizio degli imparziali pag. 32 34. — Documenti dal 33 al 44 del vol. I. — Stampe e litog. n. 13 A 14, 15, 16 e 17.