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Qual è il suono che manda questa natura? quali impressioni? quali ispirazioni? Astolfo fra tanta bellezza guarda e passa, e non gli si move il core che di maraviglia alla vista di un muro che è tutto di una gemma.

Più che carbonchio, lucida e vermiglia
O stupenda opra! o dedalo architetto!

Non hai dunque il sentimento della natura, come non hai il sentimento della patria, della famiglia, dell’umanità, e neppure dell’amore, dell’onore. In luogo del sentimento hai la sentenza morale, che è la sua astrazione, il sentimento naturalizzato e cristallizzato in bei versi, come:

Il miser suole
Dar facile credenza a quel che vuole.

Ecco magnifiche sentenze intorno all’amore:

Quel che l’uom vede, Amor gli fa invisibile,
E l’invisibil fa vedere Amore

Che non può far di un cor che abbia suggetto
Questo crudele e traditore Amore?

Che lietamente in sul principio applaude,
E tesse di nascosto inganno e fraude.

Amor che sempre
D’ogni promessa sua fu disleale,
E sempre guarda come involva e stempre
Ogni nostro disegno razionale.

Io dico e dissi e dirò finch’io viva,
Che chi si trova in degno laccio preso,
Pur che altamente abbia locato il core,
Pianger non dee, se ben languisce e muore.

 De Sanctis ― Lett. Ital. Vol. II 3