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suma a leggere libri con stracchezza d’animo e di corpo, in modo che l’ha quasi più similitudine a una fatica di facchini che di dotti.

L’uomo positivo vede il mondo altro da quello che a’ volgari pare. Non crede agli astrologi, ai teologi, ai filosofi, e a tutti quelli che scrivono le cose sopra natura, o che non si veggono, e dicono mille pazzie: perchè in effetti gli uomini sono al buio delle cose, e questa indagazione ha servito e serve più a esercitare gl’ingegni che a trovare la verità.

Questa base intellettuale è quella medesima del Machiavelli, l’esperienza e l’osservazione, il fatto e lo speculare o l’osservare. Nè altro è il sistema. Il Guicciardini nega tutto quello che il Machiavelli nega, e in forma anche più recisa, e ammette quello che il Machiavelli ammette. Ma è più logico e più conseguente. Poichè la base è il mondo com’è, crede un’illusione, a volerlo riformare, e volergli dare le gambe di cavallo, quando esso le ha di asino, e lo piglia com’è e vi si acconcia e ne fa la sua regola e il suo istrumento. Conoscere non è mettere in atto. Ciò che è nella tua mente e nella tua coscienza, non può essere di regola alla tua vita. Vivere è conoscere il mondo e voltarlo a benefizio tuo. Tienti bene con tutti, perchè gli uomini si riscontrano. Stai con chi vince perchè te ne viene parte di lode e di premio. Abbi appetito della roba, perchè la ti dà riputazione, e la povertà è spregiata. Sii schietto, perchè, quando sia il caso di simulare, più facilmente acquisti fede. Sii stretto nello spendere, perchè più onore ti fa uno ducato che tu hai in borsa, che dieci che tu ne hai spesi. Studia di parere buono, perchè il buon nome vale più che molte ricchezze. Non meritarti nome di sospettoso, ma, perchè più sono i cattivi, che i buoni, credi poco e fidati poco. Questo è il succo dell’arte della vita seguita da’ più, ancorchè con qualche ipocri-