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sottigliezza che legava insieme i concetti più disparati e ne traeva argomentazioni e conclusioni fuori di ogni realtà e di ogni senso comune, creava ora una scolastica poetica, o per dirla col suo nome, una rettorica ad uso delloamore, piena di figure e di esagerazioni, dove vedi comparire gli spiritelli d’amore che vanno in giro e i sospiri che parlano. In luogo di persone vive, abbondano le personificazioni. In un suo sonetto de’ meglio condotti e di grande perfezione tecnica vuol dire che nella sua donna è posta la salute, meta sì alta, che avanza ogni sforzo d’intelletto, e però non resta altro che morire. Questo è rettorica, non solo per la strana esagerazione del concetto, ma per il modo dell’esposizione scolastico e dottrinale.


Questa donna che andar mi fa pensoso,
Porta sul viso la virtù d’Amore:
La qual fa disvegliare altrui nel core
Lo spirito gentil che v’è nascoso.

Ella m’ha fatto tanto pauroso,
Poscia ch’io vidi quel dolce Signore
Negli occhi suoi con tutto il suo valore,
Che io le vo presso e riguardar non l’oso;

E quando avvien che quei begli occhi miri,
Io veggio in quella parte la salute,
Ove lo mio intelletto non può gire.

Allor si strugge sì la mia salute,
Che l’alma, onde si movono i sospiri,
S’acconcia per voler dal cor partire.


Una così strana esagerazione non può essere scusata che dall’impeto e dalla veemenza della passione. Ma qui non ce n’è vestigio; ed hai invece una specie di tema astratto, che si fa sviluppare nelle scuole per esercizio di rettorica. La prima quartina è una maggiore di sil-