A quel modo conformati
Che trovi nel paese:
Al Genovese, in Genova,
Ed in Siena al Sanese.
Uomo che spesso volgesi,
Da tuo consiglio caccia:
Se vedi volpe correre,
Non dimandar la traccia:
Non ti sforzare a prendere
Più che non puoi con traccia:
Che nulla porta a casa
Chi la montagna abbraccia.
Quando puoi esser umile,
Non ti dimostrar forte:
Il muro tu non rompere,
Se aperte son le porte.
Con Signore non prendere,
Se tu puoi, quistïone;
Ch’ei ti ruba ed ingiuria
Per piccola cagione,
E tutti gli altri gridano
Messere ha la ragione.
Uomo senz’amicizia
Castello è senza mura.
Quella è buona amicizia,
Che d’ogni tempo dura:
Povertà non la parte,
Nè nulla ria ventura
Quel che tu dice in camera,
Non dire in ogni loco:
A piaga metti unguento,
Non vi mettere il foco.
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E così hai motto a motto, spesso senz’altro legame che il caso, qual più, qual meno felice, in quella forma sentenziosa ed esemplata, che è propria dell’immaginazione popolare, prima ancora che nasca la favola e il