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cuore messo in agitazione dall’amore. E queste poesie, come le più semplici e spontanee, sono anche le più affettuose e le più sincere. Sono le prime impressioni, sentimenti giovani e nuovi, poetici per sè stessi, non ancora analizzati e raffinati.
Di tal natura è il lamento dell’innamorato per la partenza in Soria della sua amata, di Ruggerone da Palermo, e il canto di Odo delle Colonne, da Messina, dove l’innamorata con dolci lamenti effonde la sua pena e la sua gelosia. Eccone il principio:
Oi lassa innamorata,
Contar vo’ la mia vita,
E dire ogni fiata,
Come l’amor m’invita,
Ch’io son, senza peccata,
D’assai pene guernita
Per uno che amo e voglio,
E non aggio in mia baglia1,
Siccome avere io soglio;
Però pato travaglia;
Ed or mi mena orgoglio,
Lo cor mi fende e taglia.
O’ lassa tapinella,
Come l’amor m’ha prisa!
Come lo cor m’infella
Quello che m’ha conquisa!
La sua persona bella
Tolto m’ha gioco e risa,
Ed hammi messa in pene
Ed in tormento forte:
Mai non credo aver bene,
Se non m’accorre morte,
E spero, là che vene;
Traggami d’esta sorte.
- ↑ Baglia, balìa.