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Prudenza― Io ti conforto che tu sia prudente
In tutte l’opre tue come il serpente.
Temperanza― Terrai la via del mezzo in ogni cosa,
E sarà la tua mente graziosa.
Fortezza ― Tullio dice di me questa parola,
Che ognun venga a imparare alla mia scuola.
Che la Fortezza ancor rapisce il cielo,
Lo dice san Matteo nell’Evangelo.
Giustizia― Dice David con la sua voce amena:
Di Giustizia è la destra di Dio piena.
Misericordia― Mercè, mercè, o Giustizia divina,
Abbi pietà dell’alma pellegrina,
Perdona volentieri a chiunche erra,
Che son rinchiusi in un vaso di terra.
E questo vaso è sì pericoloso,
Nel quale sta rinchiusa questa gioia,
Mentre che l’alma resta in questa vita,
Di lacci trova presi tutti i passi:
Però bisogna a lei il divino ajuto,
Che senza quello ogni cosa è perduto.
Povertà― Io son la Povertà, o città mia,
Che non so chi mi voglia in compagnia,
E son quella virtù che da’ potenti
Son rifiutata e mandata al profondo:
Non è nessun che di me si contenti,
Eziandio que’ che han lasciato il mondo.
Ognun va dreto a’ ricchi e bei presenti,
Ma io di mendicar non mi vergogno,
Perchè gli è di me scritto nel Vangelo:
Quel che mi segue arà il regno del cielo.
Pazienza― O popul mio, io son la Pazienzia;
Che più non ho chi mi dia udienzia.
O degna Povertà, virtù perfetta,
Che tanto fusti accetta al Verbo eterno,
Felice a quella che ti sta suggetta,
Nel Ciel sarà felice in sempiterno,
Che non si può godere in questa vita,
E il Paradiso avere alla partita.