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Parte II. | 47 |
dice lo stesso Laerzio nella Vita di Platone, primum Zenonem Eleatem scripsisse ferunt1.
XI.
Decadenza di quella Setta.E nondimeno sì celebre Setta non ebbe quella durevolezza, che pareva doversi alla fama, con cui era nata e cresciuta; ma circa ducent’anni dopo la sua origine ella ebbe fine, e il nome e la fama de’ Pittagorici del tutto svanì. Più ragioni ne reca il più volte lodato Bruckero2; l’invidia, che contro di essi accendeva il libero biasimar che facevano i vizj degli uomini, il sospetto, che dall’arcano loro silenzio contro di essi si risvegliava, le civili discordie, per cui molte Città della Magna Grecia miseramente perirono, e per ultimo le Filosofiche Sette insorte in Oriente, che la memoria delle antiche, come suole accadere, estinsero interamente.
XII.
Setta Eleatica nata nella Magna Grecia.Anche un’altra Setta di antichi Filosofi ebbe nella Magna Grecia l’origine, quella cioè, che da Elea ossia Velia Città di questa Provincia fu detta Eleatica. Ne fu autor Senofane natio veramente di Colofone, ma che nella Magna Grecia passò la maggior parte de’ giorni suoi; come se ella destinata fosse non solo a produrre uomini in ogni sorta di scienza famosi e chiari, ma ad accogliere ancor gli stranieri, e a giovarsi de’ loro talenti e del saper loro. Fu Senofane, al dir di Laerzio, discepolo e successor di Telauge figliuol di Pittagora; ma nuovi dogmi propose da quelli di questo illustre Filosofo diversi assai. Non voglio io nondimeno né a’ miei lettori né a me medesimo recar noja, coll’investigare quali opinioni da lui si insegnassero. Tutta la Filosofia degli antichi è involta fra dense tenebre, fratte quali l’ascose e l’ignoranza, in cui erano essi stessi di molte cose, delle quali però costretti erano a parlare oscuramente, se mostrar voleano di saperne pur cosa alcuna; e l’ignoranza molto maggiore de’ lor discepoli, che non ben intendendo le opinioni de’ lor Precettori davano a’ lor detti quel senso, che più loro
- ↑ Della Setta Pittagorica e delle altre, che nella Magna Grecia fiorirono, e de’ più illustri Filosofi e Matematici, che usciron da esse, hanno poscia anche più ampiamente trattato il Sig. Matteo Barbieri nelle sue Notizie Istoriche dei Matematici e Filosofi del Regno di Napoli stampate nel 1778, e il Sig. Pietro Napoli Signorelli ora Segretario di quella R. Accademia nelle sue Vicende della Coltura delle due Sicilie.
- ↑ Loc. cit. pag. 1105.