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di avervi un giorno trovato Catone circondato da molti libri di Filosofi Stoici, ne trae occasione di dire, che conveniva al giovinetto Lucullo far concepire più amore per que’ libri da suo padre raccolti, che per tutti gli altri ornamenti di quella Villa, in cui stava la detta Biblioteca. Quindi è, che Lucullo si può a ragione considerare come il primo Protettore delle Lettere e de’ Letterati, che fosse in Roma; poiché, comunque Scipione ed altri avessero alcuni Poeti e alcuni Filosofi onorato del lor favore, era nondimeno questo onore ristretto a pochi, e niuno avea ancor fatto ciò, che fece Lucullo, cioè di essere Protettore universal delle scienze, e di fomentarle con regia magnificenza.

V. Tito Pomponio Attico, l’intimo amico di Cicerone, avea egli pure una scelta e copiosa Biblioteca. Uomo amante di un dolce e onorato riposo, nemico del tumulto de’ pubblici affari, e tenutosi perciò sempre lontano dal governo della Repubblica, altro piacere ei non aveva, che quello di trattenersi co’ dotti, di attendere agli studj, e di coltivare ed ajutare ovunque potesse i suoi amici. Questo è il carattere, che di Attico ci ha lasciato Cornelio Nipote nella elegante vita, che egli ne ha scritta. Ma come giustamente osservano i due Traduttori Francesi delle lettere di Cicerone ad Attico, l’Abate di S. Real e M. Mongault, sembra ch’ei coltivasse gli amici più per suo che per loro interesse, e che fosse amico di tutti solo per non aver nimico alcuno, dal qual gli fosse turbata la pace, di cui voleva godere. Quindi egli era amico di Cicerone insieme e di Clodio, e di tutti i capi 215 de’ diversi partiti, in cui era allora divisa Roma. Cicerone molte volte gli dà gran lodi; ma spesso ancora si duole di non avere in lui trovato quel sincero ed efficace amico, che avrebbe voluto. Abbiamo un’Apologia di Attico inserita nel quarto Tomo della Raccolta di Pieces de Litterature stampata in Parigi l’anno 1741. Ma difficil cosa sembra a difenderlo, quando l’accusa è fondata su troppo autorevoli documenti. Non voglio qui lasciare di far menzione della Vita di Attico scritta dal celebre Abate di S. Pierre, il quale avendo ad essa premessa la Vita di Socrate, di questi due uomini, che sembrano veramente troppo l’un dall’altro diversi, forma nondimeno un esatto e ingegnoso confronto. Ma non è il carattere e la vita di Attico, che noi dobbiamo esaminare; ma sì ciò, che appartiene a’ suoi st