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Stertinio, ed altri somiglianti esempj produce di Medici coll’arte loro stranamente arricchiti. Tutte queste notizie ho io qui voluto raccogliere, benché alcune appartengano a età posteriore, per mostrare, a qual prezzo si conducessero allora i Medici; e perché si vegga, quanto noi siam tenuti a’ valorosi Medici d’oggidì, che non essendo certamente inferiori in merito agli antichi, pur nondimeno non ci fanno costar sì caro la cortese opera loro. Per ultimo è ad avvertire, che in una Iscrizione riferita nella gran Raccolta del Muratori trovasi nominata Schola Medicorum49; dal che egli raccoglie, che fin da’ tempi di Augusto vi avesse in Roma pubblica scuola di Medicina; perciocché sembra, che ivi si parli di un Liberto di Livia moglie di Augusto50 .

X. Rimane ora a vedere, come di sopra si è accennato, se tutti i Medici in Roma fossero

schiavi: quistione assai agitata da alcuni moderni scrittori, singolarmente in Inghilterra; poiché avendo il Middleton l’anno 1726 pubblicata in Londra una Dissertazione De Medicorum apud veteres Romanos conditione, in cui si sosteneva, che tutti erano schiavi, Carlo della Motte gli rispose con un libro stampato pure in Londra l’anno 1728, intitolato: Essai sur l’état & sur la 198 condition des Medecins chez les Anciens. E avendo il Middleton replicato in sua difesa, un’altra Opera in Latino attribuita a M. Ward uscì alla luce in Londra nello stesso anno col titolo: Dissertationis V. R. Middletoni de Medicorum Romæ degentium conditione ignobili & servili defensio examinata. Anche Daniello Winck pubblicò l’anno 1730 in Utrecht una Latina Dissertazione contro l’opinione del Middle